È che non basta vomitare il dolore per liberarsene. Come per tutte le altre cose, dovrà passare dallo stomaco, salirà su, passerà vicino al cuore. E probabilmente, si fermerà in gola. E credetemi,le cose che si fermano li, fanno tanto male. ©Monica Cannatella

Maggio 9th, 2016

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Io non voglio qualcuno che abbracci la mia pelle, voglio qualcuno che abbracci i miei lividi. Quelli sofferti, sentiti, accantonati, dimenticati. E voglio qualcuno che mi aiuti a lasciarli volare via. E poi, poi voglio piangere di gioia come fa un bambino quando viene al mondo. Finalmente libera, meravigliosamente viva. © Monica Cannatella

Maggio 9th, 2016

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Le ho cercate dappertutto queste dannate parole. Sul fondo del mare, tra alghe e detriti. Oltre l’azzurro delle nuvole che fanno capolino dopo il temporale. Nelle tasche della mia anima e tra le pieghe del mio cuore. Ma niente, non riesco proprio a trovarle! Magari non esistono, o sono io che non so dargli una voce. Forse devono ancora inventarle le parole che parlano di te. E mentre io, continuo disperatamente a cercarle, rimane muta la mia bocca. E ti perdo un’altra volta, perché non ho saputo dirti quanto tu, fossi importante per me.©Monica Cannatella

Maggio 9th, 2016

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E ci saranno giorni bui, dove tutto ti sembrerà tempesta. Non vedrai lo splendore del sole, non sentirai il canto dell’usignolo. Sarai troppo occupato a chiederti “perché”? Camminerai sulla sabbia ma, invece di apprezzare la bellezza del mare che hai davanti, sentirai solo freddo sotto i piedi e dentro al cuore. Qualcuno che si crederà tanto furbo, ti farà notare che sei troppo buono per questo mondo. E invece di sorridere perché sai che è vero, ti sentirai in colpa per questo. Ci saranno giorni dove nessuno ti terrà la mano, perché io non sono eterna, prima o poi dovrò lasciarti. Ma puoi star tranquillo, anche se non terrò la tua mano, guiderò ancora i tuoi passi. Dovunque io sia, sarò sempre pronta ad indicarti il cammino. Poi ci saranno giorni di sole, annuserai l’aria buona del mattino, e ringrazierai per quanto ti è stato concesso.Ti sentirai vivo più che mai, e i giorni bui, non conteranno più. Avrai trovato la tua strada, avrai trovato te. E silenziosamente mi ringrazierai per averti fatto dono della vita, e silenziosamente io, ringrazierò te per aver reso la mia, cosi meravigliosa. A mio figlio Gioele <3 ©Monica Cannatella

Maggio 9th, 2016

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Verrà il momento in cui anche io, potrò raccogliere fiori nel giardino della serenità. ©Monica Cannatella

Maggio 9th, 2016

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Si innamorava spesso lei. Si innamorava di gesti gentili che il più delle volte erano fasulli. Ma lei se ne innamorava perdutamente, perché non è che di gesti gentili ne avesse poi ricevuti tanti. Si innamorava di occhi bugiardi e di false parole. Di uomini che promettevano di portarla via ,ma che poi, la lasciavano sempre lì . Si innamorava di persone che giuravano di non lasciarla mai, ma la verità è che lei, alla fine, rimaneva sempre sola. Era quasi un abitudine innamorarsi, ma tutti quelli di cui si era innamorata, non facevano che renderla peggio di quel che era. Perché le prendevano sempre tutto e non lasciavano nulla, se non altre delusioni. Ma lei, si innamorava spesso. Era fatta cosi! Aveva bisogno d’amare e d’amore lei. ©Monica Cannatella

Maggio 9th, 2016

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Ho conosciuto donne che sembravano doversi piegare al solo alitare del vento. Ma poi, non si sono spezzate nemmeno quando su di loro si è abbattuto l’uragano.©Monica Cannatella

Maggio 9th, 2016

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Non trovo giusto che alcuni, piangano le conseguenze delle azioni di altri. © Monica Cannatella

Gennaio 9th, 2016

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Cantami una ninna nanna, come non hai fatto mai! Narrami di principesse e di tutti i loro guai. Cantami una ninna nanna, dimmi come le han salvate. Raccontami di quel bel principe e le sue battaglie combattute. Cantami una ninna nanna, e spiegami cos’è accaduto. Al loro viver felici e contenti, di quando e come si è perduto. Cantami una ninna nanna, inventa un lieto fine. Che veda felici e contenti tutti quei bambini Che di felicità, non ne hanno conosciuta. Cantami una ninna nanna, anche se son cresciuta. © Monica Cannatella

Gennaio 9th, 2016

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Vi capita mai di smarrirvi, di perdere voi stessi? A me capita spesso! Di solito mi tiro fuori da questo casino da sola. Ma stavolta no, stavolta ho davvero bisogno di qualcuno che mi venga a salvare. Niente principi e spade, niente elmetti e guerrieri. Mi serve semplicemente qualcuno che mi tenda la mano e che mi dica.Tranquilla, se caschi ti reggo io”!© Monica Cannatella

Gennaio 9th, 2016

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Follia è il nome che dai alle cose o alle persone quando sei incapace di raggiungerle. © Monica Cannatella (foto di Haruki Murakami-fonte web )

Gennaio 9th, 2016

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Tutti hanno dei sogni nel cassetto. Poi ci sono io! Che per non vederli andare in fumo da soli, e provare cosi quella forte sensazione di fallimento e infelicità, brucio i cassetti, la cassettiera, e per andare sul sicuro, anche l’appartamento!©Monica Cannatella

Dicembre 17th, 2015

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Non c’eri mai tu! Mancavi quando fissavo il cielo in attesa che quell’azzurro mi facesse capire il perché. Quando felice come non mai, ridevo di cuore, sperando che la mia fragorosa risata arrivasse lì da te, ovunque tu fossi. Chissà dov’eri poi! E quando ho cercato un appiglio per salvarmi, per non annegare nella solitudine e nel vuoto dei miei giorni? No, non c’eri nemmeno allora. Ti sei perso tante cose di me, ti sei perso me! ©Monica Cannatella

Dicembre 17th, 2015

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Si erano sfiorati tante volte a loro insaputa. Le loro anime avevano danzato al vento, i loro pensieri fatto l’amore sotto le stelle. I loro cuori si erano appartenuti…nonostante la vita avesse deciso di destinare ad altri i loro corpi.©Monica Cannatella

Dicembre 17th, 2015

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Tu con lo sguardo perso chissà dove, prigioniero di una realtà che non ti vuole. Con sogni e desideri uguali ai nostri, rinchiusi in dei pensieri non esposti. Figlio di un futuro che non sa, l’amaro senso della libertà. L’ignoranza urla e non capisce, il male che ti fa e come ti ferisce. Ma il tuo amore in fondo è uguale al nostro, e non importa se ha lo stesso sesso.©Monica Cannatella

Dicembre 17th, 2015

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Vestimi dei tuoi pensieri, dei tuoi respiri, delle tue voglie, del tuo amore. E spogliami da tutte quelle paure che fanno di me la donna sola che sono.©Monica Cannatella

Dicembre 17th, 2015

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Vorrei che la musica fosse un luogo. Allora si che avrei trovato il mio posto felice nel mondo.©Monica Cannatella

Dicembre 17th, 2015

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Il cielo ti imbroglia…e quando è triste, piange! Gioele (8 anni)©Monica Cannatella

Dicembre 17th, 2015

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E scesi all’inferno. Perché tra tutte le cose che non mi ero mai perdonato, non ci fossi anche tu. E scesi all’inferno, perché dovevo trovarti, ti avevo sempre trovata. E adesso, ne avevo bisogno più che mai. Perché ancora non ti avevo detto quanto ti amavo, quanto fosse importante la presenza costante dei tuoi giorni nei miei. Perché forse, la colpa del tuo essere lì, era anche un po’ mia. Perché è più facile nascondersi dietro il dolore che affrontarlo. Dovevo venir lì e tirarti fuori e, se il prezzo da pagare ero io, lo avrei pagato volentieri. Trovare te e riuscire a farti ricordare ciò che eravamo insieme, o perdere per sempre il lume della ragione. Ritrovarsi a guardarci negli occhi senza sapere di noi, senza ricordare che ci eravamo appartenuti corpo e anima. E scesi all’inferno, per strapparti all’oblio, per non lasciarti morire una seconda volta. E scesi all’inferno…e ti salvai, e mi salvasti. Perché a rinunciare si fa presto, ma a combattere per ciò che ami ci vuole coraggio. E noi, quel coraggio ce l’avevamo!©Monica Cannatella-Al di la dei sogni-

Dicembre 17th, 2015

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E il dolore non la colpì mai! Perché lei stessa era dolore. Era carne e anima, valle desolata e deserto infinito. Era il crepuscolo dove il sole, ogni sera, si poggiava per morire.©Monica Cannatella

Dicembre 17th, 2015

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