Archive for the ‘Senza categoria’ Category

Nessuno tocchi i bambini perché è sacrilegio. Nessuno posi la propria mano su di loro se accompagnata da gesti o sentimenti poco nobili. Nessuno osi sfiorarli se non è una carezza colma d’amore che deve raggiungerli. Nessuno deve permettersi di privarli dei loro sogni della loro vita. Nessuno tocchi i bambini perché in loro, è riposta la speranza di un mondo migliore. Nessuno li tocchi, mai!© Monica Cannatella

sabato, Marzo 3rd, 2018

Oltre il muro di Berlino

domenica, Gennaio 21st, 2018

Oltre il muro, la speranza
che uccide l’indifferenza.
Oltre il muro, il cielo che
scalderà ogni tuo inverno.
Oltre il muro un mare per
cullarti.
Oltre il muro, la vita, curerà
ogni tua ferita.
Oltre il muro, nessun dolore
niente spari che colpiscono
il cuore.
Oltre il muro una melodia
potrai sognare di andartene
via.
Oltre il muro c’è un’altra te
puoi fare un salto e arrivare
da me.
Oltre il muro potrai danzare.
E forse, un giorno
ricominciare.

©Monica Cannatella

Ciao Principessa… Volevo scusarmi, non mi sono comportata bene con te. Volevo che sapessi che ti amo. Magari a volte non sembra, ma giuro che è cosi! E mi dispiace che tu, spesso, ti convinca del contrario. Non volevo darti contro, ma ci sono eventi che non posso cambiare nemmeno io. Avrei voluto farti crescere tra roseti senza spine e fili d’erba soffice, ma ci si è messo di mezzo anche il destino. Avevo promesso a me stessa di prendermi cura di te e di proteggerti sempre, invece, hai fatto tutto da sola. Forse, avrei dovuto stringerti in un abbraccio caldo, farti sentire che eri importante, che la tua presenza qui nel mondo, era necessaria. Ho sentito le tue preghiere quella sera, quando impaurita e spersa, speravi che quelle carezze, si fermassero lì , non andassero oltre. Ed avrei voluto non farti sentire cosi infelicemente sola, avrei voluto cancellare quei battiti folli e impazziti di paura. Avrei voluto…ma sono rimasta ferma, per attimi interminabili. Volevo chiederti scusa… Per ogni volta che ho infierito Per ogni sogno infranto Per quello che ti ho tolto Per ciò che non ti ho dato Per il tempo che ho rubato Per ogni amore perduto Per la mia indifferenza Per la mia arroganza Per averti tolto la speranza Per non averti salvata. Non posso rimediare, ma forse, possiamo ricominciare. Io e te insieme, come due vecchie amiche. Consapevoli entrambe, che l’importante sarà esserci. Togli l’armatura principessa, ho smesso di farti la guerra. Con affetto, la signora vita.©Monica Cannatella

giovedì, Dicembre 28th, 2017

Lettera a me stessa

sabato, Novembre 25th, 2017

Mia cara, ho deciso di mettere su carta tutto quello che può servire a farti riflettere e stare bene.
Con la speranza che, quando ti smarrirai, prenderai questo foglio tra le mani e tutto ti sarà più chiaro.
Non lasciare che gli avvenimenti negativi ti cambino, nessuno ti ridarà quel che eri.
Ricordati di non permettere a nessuno di toglierti il tuo meraviglioso sorriso…sei cosi bella quando lo regali alla gente.
Abbi cura di te stessa sempre, perché nessun altro lo farà !
Non fermarti mai a curare le tue cicatrici…perché nel momento in cui ti fermi, qualcuno ne approfitterà per colpirti ancora.
Fermati ogni giorno ad apprezzare il sole, il mare i fiori…perché è giusto tener presente che non tutti possono e, nel rispetto di chi non può, non devi rimanere insensibile di fronte a tanta bellezza.
Ricordati che, non puoi e non devi rimanere indifferente davanti
all’altrui bisogno.
Trova sempre un momento, una parola, il tempo per ascoltare chi alza un silenzioso grido d’aiuto.
Ma, ricordati anche di non mettere mai te stessa al secondo posto lasciando il primo agli altri.
Tu hai sempre avuto la pazienza di aspettarli , non è detto che loro sappiano fare lo stesso.
E, rimanere indietro senza nessuno pronto ad aspettarti, ti farà male.
Lascia che la gente pensi e dica quello che vuole, tu sola sai cosa hai sofferto, quanta fatica ti è costata diventare quel che sei.
E smettila di pensare sempre che non sei abbastanza, forse sono gli altri che non sono abbastanza per te.
Rispettati, per una volta mettici impegno nel volerti bene.
Lo so, è difficile !
Di bene non ne hai conosciuto tanto…ma ammetterai che adesso, c’è qualcuno per cui valga la pena di essere rimasta la ragazza dolce che eri, che sei sempre stata.
Troppo spesso hai permesso agli altri di darti per scontata, fa che non accada mai più !
Quando, come nei giorni scorsi, vedrai tutto buio, ricordati che hai affrontato notti che sembravano non finire mai, eppure, il giorno dopo tornava sempre il sole.
Rimani semplice, umile, sorridente, solare.
Questa è la vera te !
Non quello che gli altri hanno cercato di farti diventare.
Datti un valore, e non permettere mai a nessuno di contrattarne il prezzo.
Ama… ma soprattutto, amati !

© Monica Cannatella 

Io, se fosse possibile, vorrei arrivare a toccare quel pezzo di azzurro che sovrasta ogni cosa da tutta l’eternità.©Monica Cannatella

giovedì, Novembre 23rd, 2017

La storia di maiunagioia

martedì, Novembre 14th, 2017
Un giorno una gioia senza memoria
vagò per le strade in cerca di gloria.
Ma ognuno aveva il suo bel da fare
e non si fermavano ad ascoltare.
Vorrei regalarvi un po’ d’amore
esclamò gaia e con clamore.
Nessuno lo prese e rimase li
e lei lo trasformò in un lunedì.
Magari l’articolo era scadente
pensò riflettendo mestamente.
Adesso riprovo con la fortuna
magari a qualcuno interessa la luna.
Ma anche quel dono fu rifiutato
nessuno lo aveva per niente notato.
Gioia si arrese, ma non si spiegava
perché la gente non la notava.
Erano tutti troppo impegnati
col maiunagioia a morir dannati.
©Monica Cannatella

Madre

martedì, Novembre 14th, 2017

Non mi facevi mai una carezza, abituata anche tu a non riceverne mai. Ma io, avrei voluto che tu lo cambiassi il finale di questa storia, dandole un lieto fine. Invece no! La trama di quel film drammatico non cambiava mai! Si ripeteva ancora e ancora. Avrei voluto averti come amica…sai, dicono che sono una bella persona. Ma non c’era mai il tempo per ascoltare me. I miei sogni, le mie prime pene d’amore, le ho raccontate alla luna. Le lacrime disperate di una adolescente confusa e con mille paranoie, le ha consolate il mio cuscino. Spesso, soffocandone i singhiozzi.. Non sono mai riuscita a realizzare nessun desiderio… perché avevo paura di sbagliare. E sapevo che, nessuno mi avrebbe stretto in un abbraccio e consolata. Quando ti manca l’amore,, il tuo, quello che per natura dovrebbe essere il più grande di tutti quelli che verranno, ti senti sola in mezzo al mondo. Non sei mai riuscita ad amarmi come meritavo, e io, non sono mai riuscita a perdonarti per questo. Niente favole la sera, niente baci della buonanotte. Nessuna passeggiata al parco, niente panchine su cui fermarci a mangiare il nostro gelato insieme. Nessuna mano a sistemare i miei lunghi capelli di bimba ribelle. Niente! La tua assenza ha fatto male più di qualunque altro dolore. E adesso, per difendermi, sono io che mi allontano. Così non dovrò più sentirmi morire ancora per i tuoi continui abbandoni. Non lo sai tu, ma c’è stato un tempo in cui ti ho amata. Nonostante tutto! Ma quel tempo, è ormai dimenticato. Seppellito sotto le tue assenze di sempre.

©Monica Cannatella

Sulle panchine bagnate

martedì, Novembre 14th, 2017

Sulle panchine bagnate di rugiada
siamo rimasti muti ad aspettarci.
È non c’è alba che non speri
di vederci ritrovati lì un giorno.
Sulle panchine ormai incolore
è rimasto l’ultimo stralcio della
mia anima.
Tra un ricordo sbiadito e perduto
e un battito d’ali mai nato.
Sulle panchine mute ci ho lasciato
ogni speranza
nell’attesa che tu e io,
diventassimo noi .
Sulle panchine ormai fredde
l’ora è rimasta immutata e,
nell’aria, riecheggiano ancora
le nostre promesse.
Sulle panchine ormai vuote
c’è ancora profumo di speranza.

©Monica Cannatella 

Ogni volta che sei costretta a fare una scelta,anche se alla fine si rivela quella giusta,senti che un pezzo di te va via. Forse, perché non sempre le scelte giuste sono le migliori! ©Monica Cannatella

martedì, Novembre 14th, 2017

 

Donne

martedì, Novembre 14th, 2017
Dovreste imparare ad amarle sempre
queste donne.
Quando tengono il broncio e vi dicono
che non c’è nulla che non va…
Quando piangono e danno la colpa alla 
cipolla che hanno tra le mani…
Quando diventano pensierose ascoltando
una canzone…
Quando sono struccate,quando danno di
testa, quando dopo aver messo al mondo
un figlio, si sentono le più brutte del pianeta.
Amatele quando sorridono,
quando si sentono incomprese,
quando urlano,
quando cantano.
Amatele quando non hanno niente di meglio
da fare che rompere.
Forse, è cosi che vi daranno il meglio di loro…
quando avrete incominciato ad amare il peggio
e, nonostante tutto, continuerete a pensare che
lei, sia la cosa più bella che vi sia mai capitata.
 ©Monica Cannatella

Mai dire ad un bambino “tu non sei all’altezza”! Potrebbe mettersi in punta di piedi e arrivare a toccare il cielo se solo lo volesse. ©Monica Cannatella

martedì, Novembre 14th, 2017

 

Sensazioni

martedì, Novembre 14th, 2017
A volte, vorrei non sentire le cose
che sento e non provare le cose che
provo.
Un’anima fragile non può sopportare
il peso del dolore di ogni persona che
le passa accanto.
E io, quel dolore, lo sento!
Spesso, lo leggo nei loro volti.
Ed è una cosa che mi trafigge il
cuore.
©Monica Cannatella

Dentro un ricordo

martedì, Novembre 14th, 2017

 

E parlerai di me
ma senza accorgerti
che gli occhi tuoi
brillano poco ormai.
Ricorderai…le sere
dove c’eravamo solo noi,
quando toccava a me
risolvere i tuoi guai
e piangerai…
T’inventerei scuse
un po’ stupide
e frasi timide come
le lucciole.
Sorriderai… e
prenderanno vita
ancora gli occhi tuoi,
quando ti perderai
a pensare ai baci miei.
Ma durerà solo un
istante e sfiorirai
e… piangerai.

©Monica Cannatella

Dove finiscono le parole

martedì, Novembre 14th, 2017

Dove finiscono le parole quando
nessuno ascolta e cadono nel silenzio?
Quando le note risuonano nell’aria e
nessun’anima se ne lascia pervadere,
dove va a morire la musica?
Chi si occupa di quegli amori
persi per distrazione?
Delle notti senza luna,
delle strade senza via d’uscita,
dei cieli senza stelle,
delle ferite mai guarite,
delle cose mai dimenticate,
del tempo mai passato,
di quello che non hai avuto…
cosa ne sarà?
E tu, dove ti perdi tu quando
ti accorgi che nessuno ti vede
e il mondo intero pare poter
fare a meno di te?
©Monica Cannatella 

Anime speciali

martedì, Novembre 14th, 2017

Le anime speciali, sono sole per scelta di vita.
Perché non è facile trovarne di simili.
A volte, spinte dallo loro testardaggine e dal
desiderio di condividere il loro universo con
qualcun altro/a, si spingono oltre i confini del 
loro eterno essere incomprese, cercando chi,
ne possa apprezzare l’essenza.
Si cullano di speranze e di sogni, in un mondo
assurdo che non le riconosce, non le capisce,
non le apprezza.
E all’ennesima delusione, tornano a chiudere
le porte del cuore sbarrandole con assi e
catenacci.
Che a perdere quel mondo prezioso che
hanno dentro, è un attimo se ci si mette
di mezzo quell’assurdo sentimento
che è l’amore. 

©Monica Cannatella

La ragazza dagli occhi tristi

martedì, Novembre 14th, 2017

Cammina persa nella sua musica
la ragazza dagli occhi tristi.
Un po’ distratta e assente
si perde a guardare un cielo triste
e nuvole di latta.
Piange piano la ragazza dagli occhi tristi…
perché si sa, le lacrime, di rumore,
non ne hanno mai fatto.
E sogna, tanto.
Un giorno nuovo, un domani migliore.
Le passano accanto, nessuno vede,
nessuno sente.
E lei continua a camminare!
Passo dopo passo,
da qualche parte arriverà.

 ©Monica Cannatella

È vero che certe parole feriscono, ma io le preferisco di gran lunga a certi silenzi che invece ti uccidono. ©Monica Cannatella

martedì, Novembre 14th, 2017

Qualcosa li avrebbe legati per sempre. Oltre quel filo invisibile che è la fine di ogni cosa. Si ! Anche dopo la fine dello stesso respirare la vita. ©Monica Cannatella

martedì, Novembre 14th, 2017

M’ammanchi

martedì, Novembre 14th, 2017

 

M’ammanchi comu l’acqua
quannu haiu siti,
comu u suli
‘nta na jurnata fridda.
M’ammanchi comu po’
ammancari u cantu
ri n’aceddu, ‘nta na
jurnata ri primavera.
M’ammanchi comu
l’aria chi rispiru.
E ammanchi rintra l’ossa
‘nta carni
‘nta l’anima
‘nto sciatu
‘nte vini.
Amuri amaru
luntanu
mai vissutu
assapuratu.
M’ammanchi…
E tu giuru,
quantu è veru Iddiu!
Siddu un torni,
mi spogghiu i tutti sti’ ‘ncirtizzi
e ti vegnu a pigghiu io!

Mi manchi

Mi manchi come l’acqua / quando ho sete, / come il sole / in una giornata fredda. / Mi manchi come può / mancare il canto / di un uccello, in una / giornata di primavera. / Mi manchi come / l’aria che respiro. / E mi manchi dentro le ossa / nella carne / nell’anima / nel fiato / nelle vene. / Amore amaro / lontano / mai vissuto / assaporato. / E ti giuro, quanto è vero Iddio! / Se non torni, / mi spoglio di tutte le mie incertezze / e ti vengo a prendere io.

©Monica Cannatella

Qualcuno mi porti via

martedì, Novembre 14th, 2017

Qualcuno mi porti via da qui!
Da questo mondo che non mi
appartiene!
Da questa gente troppo piena di sé.
Qualcuno mi salvi da idee e guerre 
che non condivido.
Dalle azioni ignobili e dalla cattiveria
gratuita.
Qualcuno mi sposti altrove…
dove non bisogna abbassare la testa
e dire sempre “si”,
per essere una bella persona .
Qualcuno si preoccupi di tirarmi fuori
da questo universo cosi tanto in
disaccordo con la mia testa e il mio
pensiero.
Qualcuno mi porti via…
adesso…
per sempre!

©Monica Cannatella